SIAMO IN LUTTO. O QUASI.
E’ da almeno un paio di mesi che circolano delle voci sul prossimo ritiro di Karl Lagerfeld, direttore creativo della maison Chanel. Un paio di giorni fa, durante un’intervista rilasciata a Numerò, ha affermato: “Ho un contratto a vita, pertanto arò io a decidere a chi passare la Maison. Al momento direi Haider Ackermann.” Lagerfeld ammira a tal punto il lavoro dello stilista di origine colombiana e diplomato alla Antwerp Fashion Academy of Fine Arts in Belgio, da volerlo come ospite alla sua ultima sfilata.
Onestamente non concepisco la scelta; i lavori di Ackermann possono avvicinarsi al gusto personale del Kaiser (le loro collezioni hanno le stesse linee e lo stesso ideale di donna), ma non a quelli della Maison.
Temo che la perdita del grade Karl sarà un brutto colpo, poiché il designer ha mantenuto inalterati lo stile ed i valori di Chanel, che perderà gran parte della sua essenza. Un gusto e una raffinatezza ormai di altri tempi.
Nel frattempo c’è trepidazione a Mosca per la presentazione del calendario Pirelli, che vede come fotografo proprio Lagerfeld. Il tema è la mitologia graco-romana che ha dato la possibilità di inserire una novità: il divino nudo maschile (trapelato dal passaparola delle anticipazioni). Il 13 novembre il canale francese Paris Premier ha mandato in onda un docu-film sulla “Saga del calendario Pirelli” e l’anteprima è stabilita per il 30 Novembre; sono state invitate 600 celebrities.
Del resto chiunque coglierebbe l’occasione per omaggiare un tale genio del Fashion Sistem.
Collezione A/I Chanel:
Collezione A/I Karl Lagerfeld:
Collezione A/I Haider Ackermann:
E voi? Non notate una certa somiglianza negli stili?
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